Hotel e industriali nel mirino “Snobbano la Coppa America”

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Michele Fullin – IL GAZZETTINO DI VENEZIA – 19 aprile 2012

 “A Napoli hanno investito 20 milioni per portare in città le regate di Coppa America. Oltre al Comune hanno partecipato Provincia e Regione e una cifra consistente l’hanno versata gli industriali. Qui invece…Senza polemica, c’è sempre una certa difficoltà con le categorie veneziane, quando si tratta di tirar fuori qualcosa”:

 Quello che ha detto ieri in commissione il direttore generale del Comune, Marco Agostini, è la solita storia: la città investe in grandi eventi, molti partecipano alla grande abbuffata che ne consegue ma quasi nessuno sgancia il becco di un quattrino.

 L’unica iniziativa di categoria al momento nota ad Agostini è quella dell’Ascom che attraverso i suoi esercenti sta organizzando una maxi tavolata in via Garibaldi da 600 posti. Dagli altri, invece un silenzio assordante. La spesa per la tappa di Coppa America arriverà ad un massimo di 5 milioni e sarà coperta dagli sponsor Thetis, Grandi lavori Fincosit, Condotte, Mantovani ed Est Capital. A carco del Comune ci saranno 5-600mila euro di mancati ricavi da parte delle partecipate (soprattutto Veritas), per la pulizia delle zone interessate dal villaggio e l’installazione dei wc pubblici.

 “Il ritorno per la città è assicurato – ha risposto Agostini all’utilità della manifestazione – ci saranno due ore di diretta televisiva per sei giorni in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Malta, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Il ritorno economicamente più immediato lo abbiamo già riscontrato dalle difficoltà nel trovare una camera libera per ospiti istituzionali. Gli alberghi di Venezia di una certa categoria sono quasi pieni. E certamente il turismo che arriverà per le regate, circa 10mila persone al giorno, è un turismo che ha una certa capacità di spesa e che sarà cliente di bar e ristoranti oltre che di negozi”.

 “A Napoli – ha chiesto Renzo Scarpa (Misto)- gli industriali hanno partecipato in forze per contribuire alla riuscita dell’evento. Quale contributo hanno dato gli industriali di Venezia e le categorie?” Silenzio.

 A quel punto, da più consiglieri si è levato un grido di indignazione per la situazione, mentre altri hanno chiesto se il Comune abbia almeno tentato di avvicinare gli imprenditori. “Pagheranno i soliti noti – ha sbottato Giusto (Lega) – e dove sono gli industriali veneziani? E gli altri? Tutti si lavano la bocca con il “fare sistema” ma poi a Venezia se non sei albergatore o esercente sei fregato. Loro come sempre guadagneranno su un qualcosa cui non hanno contribuito”. 

“Vorrei sapere – ha rincarato Seibezzi (In Comune) – se l’Ava parteciperà o se invece continuerà ad essere sistematicamente esente dalla contribuzione”.

“E dove lo mettiamo il ruolo di Venezia Marketing & Eventi? – ha attaccato Costalonga (PDL) – Da quello che sento, anche questa volta la società non ha trovato sponsor diversi dai soliti”. Per Locatelli (PDL) le ricadute non sono chiare: “Serve un’analisi economica dell’impatto sul territorio. Quanto ai privati, mi chiedo se qualcuno ha cercato di coinvolgerli”.

 Alessandro Scarpa Marta (Impegno) ha chiesto di limitare i disagi per chi abita nelle isole, poiché da venerdì 18 a sabato 20 maggio il bacino San Marco sarà chiuso al traffico tra le 13 e le 16.30.

 “Al Lido – ha poi esclamato Andrea Bodi, vicepresidente della municipalità – non c’era una sola prenotazione alberghiera. Siamo stati lasciati fuori e chiediamo di essere più coinvolti nell’evento”.

 Tagliapietra (PD) ha infine proposto un annullo filatelico dedicato all’evento. Una richiesta che senz’altro sarà fatta propria dal Comune.