Sant’Erasmo

 

Un’immagine dell’ “orto di Venezia”: l’isola di Sant’Erasmo.
Sullo sfondo, a destra si possono già vedere le seguenti isole:

San Francesco del Deserto, Burano, Mazzorbo, Torcello…

 

 

Sant’ Erasmo “L’orto di Venezia”: è con questa espressione che spesso è stata identificata l’isola di Sant’Erasmo, suggestiva isola in cui la coltivazione dei campi risulta ancor oggi la principale attività lavorativa.

Un’isola situata in laguna nord in cui vivono 669 persone molto radicate nel territorio, una gran parte di loro eseguono lavori manuali e agricoli, altri lavorano nelle vicinanze dell’estuario, è gente che ama la propria terra e che porta avanti con orgoglio le tradizioni.

Nell’isola vi sono diverse realtà di associazionismo: la Banda musicale di Sant’Erasmo, la Parrocchia della Chiesa con il
Comitato per i festeggiamenti locali, l’Associazione Nazionale del Fante Sezione di Sant’ Erasmo e molte altre realtà sportive, di pesca e di volontariato; grazie al loro impegno la rendono unica, fanno si che ci sia un tessuto sociale coeso e un legame collaborativo molto forte e sentito.

Sono molto seguite le sagre che si svolgono nell’isola: la festa del carciofo violetto, la seconda domenica di maggio, la Festa di Cristo Re (Santo Patrono) la prima domenica di giugno e la Festa del Mosto nelle prime domeniche di ottobre.

Durante l’estate, sia le rive meridionali che quelle orientali sono meta di numerosi bagnanti che la raggiungono in barca trasformandola in una spiaggia lagunare.

Nei secoli passati, prima che si formasse il litorale di Punta Sabbioni, l’isola era bagnata direttamente dall’Adriatico.

Sull’estrema punta meridionale si può ammirare la “Torre Massimiliana”, fortezza a pianta circolare, costruita verso la metà dell’800 per il volere dell’arciduca Massimiliano d’Austria. E’ l’unica costruzione con queste caratteristiche architettoniche ad essere ancora presente in Italia. Durante la seconda guerra mondiale è stata utilizzata come batteria contraerea.

Dopo un lungo periodo di abbandono è stata restaurata e, dal 2004, ospita mostre d’arte ed eventi culturali.