San Servolo

 

Uno scorcio, di San Servolo isola che per anni ha ospitato un grande ospedale psichiatrico e che poi è divenuta uno dei più belli e avanzati centri congressi. In essa si svolgono ogni anno eventi di portata internazionale. Domani, nel nostro viaggio, incontreremo una nuova isola!

 

 

L’isola di San Servolo, per moltissimi anni luogo di cura delle malattie psichiatriche, ha vissuto un profondo e radicale cambiamento divenendo uno dei centri congressi più affascinanti d’Italia e non solo…

 

 

Dopo aver “visitato” le principali isole della laguna nord (sono rimaste fuori solo alcune “terre emerse” non proprio considerabili come isole) il nostro viaggio, da oggi, prosegue nella laguna centrale: quella che va dal lato meridionale di Venezia alla fine del Lido.

La prima isola che stiamo per incontrare è San Servolo: il suo nome deriva da San Servilio, martire d’Istria, ha una superficie di 4,82 ettari, anche su questa isola vi era un insediamento benedettino, presente già due secoli prima dell’anno 1.000.

Per un periodo viene adibita ad ospizio per i monaci anziani e, successivamente, vi si insediarono delle monache che vi rimasero fino al 1615, dopo tal data i locali del convento vennero utilizzati prima come depositi di grano, poi come ricovero per gli appestati, successivamente vi giunsero delle monache, di vari ordini, provenienti da Creta (che era stata conquistata dai Turchi) che rimasero qui fino al 1716.

L’isola venne in seguito adibita ad ospedale militare e nel 1725 venne ricoverato il primo malato di mente, nei primi tempi il manicomio era riservato solo ai nobili poi, nel 1797, il governo napoleonico stabilì che tutte le persone, di ogni ceto affette da disturbi mentali fossero ricoverate a San Servolo; con l’avvento degli austriaci l’ospedale divenne il manicomio centrale del Veneto, l’isola ebbe tale funzione fino al 1978 quando, a seguito della Legge Basaglia, gli ospedali psichiatrici vennero soppressi.

L’isola negli anni ’90 venne profondamente ristrutturata e riqualificata, oggi è uno dei principali centri congressi di Venezia, in essa vi è anche il Museo della Follia nel quale attraverso un percorso storico che comprende un arco temporale di tre secoli, si possono vedere vari reperti riguardanti le attività che venivano svolte per la cura e il contenimento dei malati.

Da segnalare che a San Servolo, nella seconda metà del 1800, fu sperimentata per la prima volta in assoluto la Musicoterapia, a voler ciò fu l’allora Direttore del manicomio, Cesare Vigna, amico di Giuseppe Verdi; l’isola è sede di varie associazioni oltre che sede di succursali dell’Accademia delle Belle Arti e del Collegio Internazionale Ca’ Foscari. Fino al 31 dicembre 2017 non vi sono residenti.