«Pesca, chiudere il Gral»: proposta di tre consiglieri

 

Chiusura del Gral e riclassificazione delle aree lagunari per la raccolta della vongola verace. Queste le richieste portate avanti dai consiglieri comunali Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa e Davide Tagliapietra che hanno chiesto la riconvocazione della IX commissione consiliare a Ca’ Farsetti.

Il documento è stato depositato in queste ore in Comune, con la richiesta di un aggiornamento su quanto detto oltre due mesi fa in commissione alla presenza anche di Regione e Provincia.

«Siamo di fronte a un momento di gravissima crisi del settore», sostiene il consigliere Alessandro Scarpa. «Ci sono pescatori a casa, senza lavoro, con mutui da pagare e una famiglia da mantenere. Il mondo della pesca veneziana è in crisi da mesi ma nessuno muove un dito per trovare soluzioni. La convocazione della IX commissione l’abbiamo voluta perché nessuno ci ha più detto niente da due mesi a questa parte».

Una posizione ferma, quella dei promotori dell’iniziativa, che puntano a sbloccare la situazione e fare passi avanti anche per evitare che il fenomeno dell’abusivismo cresca a dismisura. «Non lo giustifico affatto, ma se la gente non sa come mantenersi, ed è abbandonata a sé stessa, è inevitabile che finisca per dedicarsi a pratiche illecite», prosegue il consigliere Alessandro Scarpa.

«Da qui chiedo che il Gral venga smantellato, e che il Magistrato alle Acque assegni direttamente le aree di pesca in laguna alle cooperative del settore.

Siamo di fronte a una gestione fallimentare che sta mettendo in ginocchio uno dei settori storici della nostra città. Inoltre vanno riclassificate le aree di pesca, e pretendiamo che qualcuno si degni di rispondere con dati alla mano, sul perché in questi ultimi tempi ci sia stata una moria di vongole in laguna che ha finito con il peggiorare ancora di più la situazione.

Il mondo della pesca è stato finora amministrato male, devono cambiare le cose per evitare il colpo di grazia a questo settore. Lancio questo appello io da Pellestrina, con il collega Renzo Scarpa che da tempo si occupa in città di questi temi e Davide Tagliapietra che rappresenta Burano, un’altra area storica per la pesca in ambito lagunare».

Simone Bianchi

LA NUOVA VENEZIA – 23 febbraio 2013

 

 

Una parte dei soldi della Legge Speciale a Pellestrina

 

Destinare una parte dei 42 milioni di euro in arrivo per Venezia, al fine di rimborsare i cittadini e restaurare il patrimonio pubblico danneggiato dalla tromba d’aria che il 23 luglio 2010 colpì Pellestrina.

E’ la richiesta avanzata dai residenti e che il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta ha consegnato al sindaco Giorgio Orsoni.

Successivamente al sopralluogo del Comune, si interessò del caso il Dipartimento della Protezione Civile per la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

Da allora, però, se da un lato i cittadini spesero di tasca propria il denaro per restaurare le o per acquistare l’auto nuova, dall’altro non è arrivato neppure un centesimo per loro, con persone che hanno acceso mutui e che ora sono in grande difficoltà, avendo magari perso anche il lavoro strada facendo a causa della crisi.

Dopo aver incontrato comitati, municipalità e associazioni di Pellestrina, il consigliere Scarpa si è rivolto al sindaco per tentare questa nuova strada che possa alleviare il peso sulle tasche degli abitanti dell’isola.

«Rammento che nelle commissioni consiliari e in Consiglio comunale abbiamo trattato la questione più volte con mozioni e ordini del giorno votati all’unanimità», spiega il consigliere, «e nei vari incontri ci era stato assicurato che, in caso fossero arrivati i fondi, il Comune avrebbe liquidato i cittadini danneggiati».

Simone Bianchi – LA NUOVA VENEZIA 27.2.2013

 

 

Linea 11: «Basta con le fermate aggiuntive»

 

«Non ha senso, dati alla mano, che la linea 11 continui a fare delle fermate aggiuntive dopo le modifiche imposte il 17 dicembre scorso».

Tutti d’accordo: Municipalità, comitati dell’isola e il consigliere comunale Scarpa, che ieri hanno incontrato l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo e i tecnici di Actv.

«Dai dati fornitici dalla verifica a campione fatta dall’azienda, risulta che sono pochissime le persone che usufruiscono della Linea 11 in Lungomare nelle fermate aggiuntive inserite lungo il percorso del Lido, per sopperire ad altri tagli», commenta il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello.

«E questo perchè l’11 arriva assieme, o subito dopo, alla A o alla B, sovrapponendosi. Cosa che non ha senso. Il Comune e l’Actv devono semmai trovare alternative, ma ne discuteremo non appena ci saranno spedite le osservazioni dell’assessore, e potremo così parlarne in commissione al Lido».

Il 17 dicembre scorso erano state apportate delle modifiche alle linee automobilistiche di Lido e Pellestrina, dopo le proteste dei residenti a seguito dei tagli del mese di settembre.

«Ho chiesto che siano fatte verifiche ulteriori anche per via Gallo, dove comunque ci sono altre fermate aggiunte alla 11 e che ritengo non abbiano senso», fa notare il consigliere comunale Alessandro Scarpa.

«Giovedì in commissione al Lido ci saranno anche i rappresentanti dei comitati, ma la richiesta che tutta Pellestrina fa è quella di ritornare alle condizioni antecedenti alle modifiche del 17 dicembre scorso.

L’11 marzo aspetterò poi la risposta dell’assessore Bergamo anche alla mia interpellanza in commissione Trasporti a Ca’ Farsetti. E mi auguro che si tenga conto anche della necessità di rinforzare invece certe corse della 11 in alcune fasce orarie della giornata».(s.b.)

LA NUOVA VENEZIA – 5.3.2013