Lettera al prefetto sui disagi per i ferry

 

PELLESTRINA.

Il presidente della Municipalità e il comitato Onlus Forti Murazzi hanno scritto ieri al prefetto Cuttaia per chiedere un intervento che garantisca il diritto alla mobilità dei pellestrinotti.

«I continui disagi e ritardi sulla Linea 11, e le problematiche emerse anche martedì con l’avaria al ferry boat che fa la spola tra Santa Maria del Mare e Alberoni stanno esasperando gli abitanti», afferma Danny Carella, presidente del decentramento.

«Al prefetto chiedo che venga garantito ai residenti di Pellestrina il diritto di spostarsi per andare al lavoro o a scuola. Una situazione aggravata anche da pensiline dell’autobus che tutto sono tranne che funzionali lungo l’isola, e ferry boat datati che non sembrano riuscire a garantire un servizio continuo per questa linea».

Fino a non molto tempo fa in linea c’era addirittura il San Giorgio, vecchio mezzo da sbarco militare riadattato a motozattera, mentre sono rimasti il San Marco (varato nel 1968), il Pellestrina che spesso va in avaria e l’Ammiana che tutto è, fuorché moderno.

«Logico che negli anni queste unità sono state quasi ricostruite durante le manutenzioni in cantiere, ma non sembrano essere più all’altezza delle necessità», aggiunge Carella.

«Lo stesso Pellestrina è troppo piccolo per le esigenze dell’isola, e fa rabbia vedere che sono state spese decine di migliaia di euro per costruire due approdi di emergenza per i vaporetti in sostituzione del ferry, quando è in avaria, ma che non vengono mai usati quando serve».

Il presidente del comitato, Lorenza Vianello, nella lettera al prefetto rimarca il grande disagio che stanno subendo gli abitanti, e chiede verifiche sui lavori fatti al Pellestrina, andato in avaria subito dopo la manutenzione fatta in cantiere. (s.b.) 

 

LA NUOVA VENEZIA – 4 marzo 2016

 

Ferry rotto appena uscito dal cantiere

 

PELLESTRINA.

Era da poco uscito dal cantiere dopo la manutenzione, e subito gli si è rotto lo scalandrone per sbarco e imbarco degli automezzi. Il ferry boat “Pellestrina”, con alle spalle già una lunga serie di avarie di ogni genere negli ultimi anni, ieri ha lasciato a terra per un’ora e un quarto decine di passeggeri, soprattutto pellestrinotti che cercavano di tornare a casa da scuola e lavoro, o che dovevano in senso inverso recarsi al Lido o a Venezia.

Nulla di nuovo, purtroppo, perché di scene simili ormai ne sono pieni i ricordi recenti. Ieri l’ultimo di una lunga serie, concretizzatosi alle 14 circa all’approdo di Santa Maria del Mare, quando il ferry boat si è bloccato per l’avaria allo scalandrone con il rischio, in caso di utilizzo, che finisse in acqua direttamente, con tutte le problematiche del caso in termini di sicurezza e di manovra.

Sono così saltate due corse in partenza da Santa Maria del Mare e una dagli Alberoni, con la linea 11 dell’autobus bloccata e le proteste inevitabili da parte di residenti ormai al limite della esasperazione. «Il ferry boat non si poteva muovere, altrimenti lo scalandrone sarebbe finito in acqua», confermano da Actv. «Non è stato possibile neppure utilizzare il San Marco, unità più grande, quindi è stata inviata dai cantieri di Pellestrina una squadra di manutenzione che è riuscita a rimediare e rimettere in linea il ferry boat».

Ma la rabbia degli abitanti dell’isola sta montando sempre più. «Sono mesi che subiamo costantemente i problemi della linea 11, con mezzora di ritardo al giorno per poter andare al lavoro al Lido o a Venezia», afferma Lorenza Vianello dal comitato “Tra mare e laguna” «Non ne possiamo più. La gente a Pellestrina è sfinita da questi disservizi continui: il sindaco deve fare qualcosa e ci deve ascoltare, è ora di finirla. Solo pochi giorni fa avevamo incontrato l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, con il consigliere delegato per le isole Alessandro Scarpa Marta. Adesso vogliamo soluzioni definitive».

Ieri c’è stato anche chi si è detto pronto a fare lo sciopero del biglietto o dell’abbonamento Actv, a fonte d continui disagi e ritardi sulla linea 11. Ma il presidente della Municipalità è andato oltre con una nuova proposta. «Chiederò al sindaco Brugnaro che pure a Venezia si faccia come in altri Comuni avviene da tempo di fronte a episodi simili, scontando il costo degli abbonamenti del mese successivo ai residenti di Pellestrina», dice Danny Carella. «Siamo ridotti in una situazione assurda con un ferry boat che mi è stato detto essere uscito da poco dal cantiere, e che si è rotto subito. I pellestrinotti stanno subendo un trattamento disumano, ma nessuno evidentemente se ne preoccupa».

Tra gennaio e febbraio le proteste per i ritardi accumulati nel tragitto Alberoni-Lido dell’autobus di linea 11 sono state quotidiane. «I residenti sono anche pronti a manifestare, per far capire all’azienda che non se ne può più», conclude Lorenza Vianello.

 

LA NUOVA VENEZIA – 2 marzo 2016

 

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