NUOVA VENEZIA: Pellestrina attende ancora i soldi promessi

14 giugno 2012

 

«I residenti di Pellestrina, Portosecco e San Pietro in Volta non chiedono la luna, solo che gli venga riconosciuto quanto promesso a fronte delle spese che hanno dovuto sostenere per ristrutturare le loro case».

Il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ribadirà oggi al sindaco Orsoni quanto richiesto dalla popolazione in un incontro programmato da tempo assieme anche alla Municipalità.

Si parla di quei fondi che lo Stato aveva promesso dopo la visita dell’allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a seguito della tromba d’aria che il 23 luglio 2010 aveva colpito duramente l’isola.

Un fenomeno che danneggio decine di case, impianti sportivi, edifici pubblici e anche numerose autovetture dei residenti. A una prima stima erano stati fissati danni per circa 5 milioni di euro.

«Con il massimo rispetto ci raffrontiamo a quanto accaduto con la tromba d’aria che ha colpito Venezia»,, prosegue il consigliere comunale, «ma a Pellestrina la gente si chiede perché non gli sia arrivato neppure un centesimo rispetto a quando promesso da Roma, mentre altre zone del Paese sono state rifondate subito a seguito di eventi che si sono verificati dopo quello di Pellestrina».

Dalla Municipalità, il presidente Giorgio Vianello commenta amaramente: «Parleremo con il sindaco, ma il mio timore è che a questa isola non arriverà nulla. Sono tanti i soldi da tirare fuori per i terremoti e le alluvioni che si sono poi succedute in giro per l’Italia, ma qui a Pellestrina sarebbe bastato intanto partire con un milione di euro, almeno per aiutare le famiglie che sono più bisognose e che hanno subìto i danni maggiori. C’è tanta gente che si è dovuta fare un mutuo, con somme fino a 50 mila euro per ricostruire il tetto della casa».